Fino a pochi anni fa mi ponevo spesso una domanda: come sarebbe vivere nel Silenzio?
Fortunatamente ho poi scoperto che non è necessario esserci per viverlo e sentirlo.
Vivo in una grande città e sono vittima dell’inquinamento acustico, oltre che ambientale.
Sono continuamente bombardata da milioni di suoni e distrazioni: dai clacson, dal vociare delle persone intorno a me, dal rumore dei tram, dallo stridere della metropolitana, dalla musica, dalla televisione, dagli elettrodomestici, dai molteplici avvisi del cellulare, dai vicini di casa o banalmente (come in questo momento) dal picchiare delle dita sulla tastiera. Un continuo e incessante impulso sonoro persino quando dormo o quando sono convinta di dormire.
Allora, come possiamo realmente godere del Silenzio? il Silenzio fa rumore? che sensazioni ci trasmette?
Comincio da un esempio molto semplice che sono certa abbiamo più o meno tutti sperimentato;
Immaginiamo che sia domenica e abbiamo programmato una giornata di puro relax in casa. Ci svegliamo senza l’urlo della sveglia e con una strana sensazione di avvolgimento, di pace e di Silenzio. Dalla finestra della nostra camera fa capolino un raggio di luce che splende più degli altri giorni. Ci sentiamo un po’ storditi e confusi; c’è uno strano Silenzio… ci alziamo dal letto con la sensazione di trovarci in un mondo fatato. Spalanchiamo la finestra e cominciamo a capire. C’è una luce così assordante che pervade la nostra anima, ha nevicato.
È un Silenzio ovattato che fa tanto rumore e sul nostro volto splende un sorriso, la nostra mente è calma e rilassata e quelle che sentiamo sono solo sensazioni di pace: è il potere del Silenzio. A questo punto è necessario definire il Silenzio come quella calda coperta che ci avvolge quando fuori e dentro di noi fa molto freddo.
Tuttavia, non tutti viviamo il Silenzio allo stesso modo e con la stessa intensità.
Alcuni di noi non si sentono a proprio agio nel Silenzio, lo vivono come un momento di solitudine dolorosa, come se entrassero in un tunnel nero che non hanno la forza né il coraggio di attraversare. Ma il tunnel altro non è che la somma delle nostre paure e dovremmo tutti trovare il coraggio di percorrerlo, solo così potremmo finalmente vedere la luce. Quanti di noi quando sono a casa da soli hanno la necessità di accendere la televisione o la musica e quanti invece amano stare in Silenzio e senza la “finta compagnia” del vociare della tecnologia?
Il Silenzio ci spaventa perché offre la possibilità di confronto con le nostre paure, spaventa per la mera convinzione che si tratti di uno sconosciuto invisibile. In realtà è un nostro alleato e vive dentro di noi da sempre. Spesso è soffocato dalle sovrastrutture e imprigionato dalle credenze che ci trasciniamo appresso inconsapevolmente e non sin dall’infanzia e che possono logorarci e distoglierci dal cogliere la meraviglia intorno a noi. E’ come se ci portassimo addosso una melma appiccicaticcia e pesante che non ci consente di vivere appieno ogni attimo del presente. Liberiamo il Silenzio, facciamolo vivere e respirare a pieni polmoni consentendogli di fornirci tutto il supporto che ci è necessario e che è disposto ad offrirci.
Il Silenzio ha dei poteri inimmaginabili e non è necessario scegliere una vita da eremiti o trascorrere del tempo sull’Himalaya per poterlo incontrare. È a portata di mano per ognuno di noi, in qualunque luogo ci troviamo e in qualunque momento. Possiamo liberarlo con pochissimi strumenti a disposizione.
Il primo consiglio è di eliminare quelli che io definisco i “disturbatori silenti”, quegli strumenti e impulsi esterni che ci creano pensieri negativi e inutili. Ricordiamoci che la nostra mente, come il nostro corpo, è una macchina perfetta e che registra e amplifica quanto recepisce. Ma la vera chiave per aprire “la sua porta” è la meditazione. Meditare è semplice, gratuito e non ha effetti collaterali.
Non occorre essere degli esperti, si può cominciare considerando la meditazione come quel momento in cui non facciamo niente di fisico e stiamo in Silenzio.
Un’amica una volta mi ha detto che “non fare niente è essa stessa una attività” e per esperienza mi sento di aggiungere anche “una difficile attività, ma fattibile” e di fatto stiamo facendo tantissimo per noi, per la nostra anima, per la nostra mente e per la nostra salute.
Si può iniziare semplicemente creando uno spazio di tranquillità:
“Spegnete il cellulare e qualsiasi distrazione, chiudete gli occhi e respirate. Trovate del tempo per voi, per il vostro spazio e per il vostro Silenzio interiore. Lasciate che i vostri pensieri vengano e vadano, senza alcun commento ne giudizio, in ampia libertà. Continuate a respirare e godete della quiete del momento. Siate vigili ma fermi: trovate l’immobilità del vostro corpo affinché la vostra mente possa spazzare via la nebbia e respirare”…
Il Silenzio arriverà dentro di noi forte e chiaro, ci abbraccerà e purificherà donando nuova linfa vitale al nostro corpo e alla nostra mente. Se praticata con costanza, cominciando anche se solo per pochi minuti al giorno, la meditazione può creare una barriera ai pensieri negativi lasciando spazio solo al bello che c’è dentro e fuori di noi.
Il potere del Silenzio è intrinseco in noi, lasciamo che esso possa esprimere il suo e il nostro potenziale.
Silvia Pitzalis