Riflessioni su una giornata qualunque.
Oggi non sono di buon umore. Oggi è una giornata nera. Oggi proprio non va… Sono frasi che pronunciamo spesso. Riflettendo su queste frasi, ho pensato che sono decisamente errate, oltre che negative. Io “non sono” il mio cattivo umore. Ed oggi “non è una giornata nera”. Io sono io, sempre, e il mio cattivo umore deriva dalle mie emozioni, che vanno semplicemente individuate e gestite. E le giornate non cambiano, fanno parte della nostra vita e scandiscono il tempo. La giornata non nasce “nera”, ma la nostra mente la interpreta così.
Nel Dhammapada, il Buddha scrive queste sagge parole:
“La nostra vita è modellata dalla nostra mente; diventiamo ciò che pensiamo.
La sofferenza segue un pensiero malvagio, mentre le ruote del carro seguono i buoi che lo trainano.
La nostra vita è modellata dalla nostra mente; diventiamo ciò che pensiamo.
La gioia segue un pensiero puro come un’ombra che non se ne va mai.”
Un pensiero meraviglioso e profondo. Leggetelo e rileggetelo, parola per parola. Rifletteteci.
Qualsiasi cosa su cui ci soffermiamo deve avere i suoi effetti sulla nostra comprensione.
I nostri pensieri ci modellano quanto il nostro assetto genetico. In un’epoca dove la cosa più importante è l’esteriorità e il materialismo, è facile restare bloccati in uno stato d’animo, ma il Buddha non aveva dubbi sul fatto che diventiamo ciò che possiede la mente. Se ci soffermiamo costantemente sulle nostre paure, allora per forza diventeremo paurosi; se ci soffermiamo sulla nostra tristezza, per forza la giornata diventerà “nera”, e così via.
Ma se la nostra vita è modellata dalla nostra mente e la nostra mente è modellata da ciò che si nutre, allora stiamo ben attenti a come la nutriamo. Come ingurgitare cibo spazzatura fa molto male al nostro corpo, altrettanto nuociamo alla mente mettendola a contatto con cibo mentale avariato, troppo alterato, o troppo stressante, ansiogeno, negativo. Ed è ciò che facciamo tantissimo! Quante volte al giorno scorriamo il nostro cellulare guardando video o leggendo notizie assolutamente inutili o negative? Quante volte guardiamo film con violenza o con tematiche che ci alterano l’umore? Quante volte ascoltiamo musica tutt’altro che rilassante?
Al contrario, ci ricordiamo di avere letto un bel libro, visitato una mostra, ascoltato musica che ci da’ tranquillità e pace? Quante volte ci siamo lasciati prendere da discussioni infinite anziché farci una passeggiata e due risate con un nostro amico?
Fermiamoci a riflettere quale cibo consegniamo alla nostra mente. E chiediamoci se in quel cibo ci sono intelligenza, serenità, amore, positività, armonia, pace.
Se crediamo di essere solamente i nostri corpi, allora possiamo benissimo credere che tutto ciò che ci importa sia il nostro fattore genetico. Il corpo è. Noi siamo ciò che pensiamo. E certamente ciò che pensiamo può causare il malfunzionamento anche del nostro assetto fisico. Perché altrimenti, nel nostro mondo occidentale, si spenderebbe tanto denaro per curare le malattie legate allo stress?
Fermiamoci. Fermiamoci e consideriamo cosa plasma la nostra mente ora.
Questo è il mio invito a tutti voi.
Marina Paladino