Fuggire da tutto?

Fuggire da tutto?

A volte viene una grande voglia di fuggire da tutto, dalla nostra vita, dalle nostre responsabilità, dal nostro lavoro, dalla nostra famiglia, dalla nostra casa. Non sarebbe bello se potessimo fuggire da tutto e da tutti?

Non siamo i soli con questo pensiero.

Per citare Bob Dylan:

“ There must be some kind of way outta here Said the joker to the thief There’s too much confusion I can’t get no relief” E cioè “ Deve esserci un modo per uscirne, disse il giullare al ladro. C’è troppa confusione, non riesco a trovare sollievo.”

Per gli stoici il sollievo non arriva con un cambiamento di circostanze , ma con un cambiamento di mentalità. E’ dentro di voi che dovete guardare: non cercate il bene nelle cose esteriori; cercatelo in voi stessi. Il resto va accolto con equanimità, una grande qualità da coltivare. Cos’è l’equanimità? Letteralmente significa uniformità della mente e quindi calma mentale, compostezza, specialmente in situazioni difficili. E’ un atteggiamento mentale e spirituale di equilibrio, serenità ed imparzialità di fronte alle sfide della vita.

Marco Aurelio, nelle sue “Meditazioni” ha fatto questa osservazione che mi colpisce sempre molto:

“Come sta svolgendo il timoniere della mia anima il suo compito? Perché in questo sta tutto. Tutto il resto, sotto il mio controllo o al di là di esso, sono ossa morte e vapore “

Marco Aurelio si interroga quindi su come sta gestendo la sua interiorità, cioè la sua mente e le sue emozioni. Per lui l’anima è il timoniere che dirige la sua vita mentre gli eventi esterni, che sono al di fuori del suo controllo, sono privi di qualsiasi valore duraturo.

Questo passaggio ci dà una bell’incoraggiamento, non trovate? Ci indica la strada verso la libertà totale del pensiero e molto chiaramente ci insegna ad affrontare tutte le sfide della vita. In pratica qualsiasi cosa ci possa accadere e che non dipenda da noi (praticamente il 99% della nostra vita) lo possiamo affrontare con la nostra saggezza, con il controllo dei nostri pensieri e della nostre emozioni. Tutto il resto è “vapore”..

Un’altra delle riflessioni di questo immenso Filosofo e’ questa:

“Alcuni vanno alla ricerca di luoghi in cui ritirarsi, in campagna, al mare o sui monti, e anche tu hai l’abitudine di desiderare tutto questo. Pero’ e’ quanto mai sciocco, dato che puoi, in qualsiasi momento tu lo voglia, ritirarti in te stesso. Perche’ in nessun luogo piu’ tranquillo della propria anima ci si puo’ ritirare, soprattutto se si hanno dentro di se’ principi tali che, al solo contemplarli, si acquista una perfetta serenita’. Concediti quindi costantemente questo ritiro e in esso rinnovati.”

Qui Marco Aurelio ci consiglia di smettere di cercare rifugio al di fuori di noi. In qualsiasi posto noi possiamo andare portiamo inevitabilmente con noi gli ozi, i vizi, i cattivi pensieri, le passioni. Se non impariamo a dominare noi stessi non troveremo mai la pace.

Ci ricorda che la “solitudine” fisica non è la soluzione ai nostri problemi interiori e che dobbiamo purificarci interiormente per raggiungere la serenità, indipendentemente dalle circostanze esterne.

E tutto ciò è facilmente raggiungibile. Calmare l’inquietudine interiore è un percorso personale che ci dà la possibilità di pensare sempre meno al modo in cui fuggire la nostra realtà , ma in maniera profonda occorre apprendere a governare la nostra mente ed i nostri pensieri.

Quello che conta non è dove siamo, ma chi siamo.

Marina Paladino

2025-01-30T07:06:46+01:00

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