Una cara amica mi ha fatto conoscere una persona straordinaria. Thomas Merton. Americano, monaco trappista, scrittore, mistico, poeta, pacifista. Ha scritto più di 50 libri esplorando territori diversi, dalla spiritualità, alla giustizia sociale, al pacifismo, con un filo conduttore comune, la centralità dell’amore nel creato. E’ morto nel 1968. Ho iniziato a sfogliare il suo libro “No Man is an Island”. E’ stato come entrare nella stanza del tesoro, in cui ogni oggetto è di valore inestimabile. Leggendo le sue parole le ho sentite risuonare dentro di me, come se fossero già state lì, in attesa di essere riportate alla superficie. Le ha scritte Thomas Merton ma in realtà sono di tutti, originate da tutti e patrimonio comune. Questo è il dono dei saggi, la capacità di portare alla superficie, per tutti, ciò che è già dentro di noi. Ricordiamoci sempre, specie in questi momenti non facili, che abbiamo dentro di noi tutto quello di cui abbiamo bisogno per essere felici.
Auguro a voi tutti e alle vostre famiglie un sereno Natale.
Luigi
Riflessioni
La vera felicità si trova soltanto nell’amore disinteressato, un amore che cresce in proporzione a quanto viene condiviso.
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Il nostro lavoro è quello di amare gli altri senza fermarci a chiederci se lo meritano. Questo non ci riguarda affatto. Quello che ci viene chiesto di fare è di amare, e l’amore renderà sia noi che i nostri vicini degni di essere amati.
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L’inizio dell’amore è di permettere a quelli che amiamo di essere se stessi e non cercare di cambiarli per adattarli alla nostra immagine. Altrimenti amiamo solo il riflesso di noi stessi che vediamo in loro.
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In un mondo di rumore, confusione e conflitto è indispensabile che ci sia un posto per il silenzio, la disciplina interiore e la pace, dove l’amore possa sbocciare.
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L’amore è il nostro vero destino. Non troviamo il significato della vita da soli. Lo troviamo assieme a un altro.
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Dire che sono fatto a immagine di Dio è dire che l’amore è la ragione della mia esistenza, perchè Dio è amore. L’amore è la mia vera identità. L’altruismo è la mia vera essenza. L’amore è il mio vero carattere. Amore è il mio nome
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Amare non è ottenere quello che vuoi. Al contrario. Insistere nell’ottenere sempre quello che desideri, nell’essere sempre soddisfatti, rende l’amare impossibile.
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Se aspettiamo che le persone diventino gradevoli o attraenti prima di cominciare ad amarle, non cominceremo mai. Se ci accontentiamo di dare alle persone una “carità” fredda e impersonale, una sola questione di obblighi, non ci preoccuperemo di capirle o simpatizzare con loro. In questo modo non le ameremo realmente, perchè amare implica la volontà non solo di fare del bene agli altri esteriormente ma anche di trovare quello che hanno di buono, al quale possiamo connetterci.
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Cosa vuole dire amare noi stessi nel modo giusto? Prima di tutto desiderare di vivere, accettare la vita come un grandissimo regalo, non per quello che ci da ma per quello che ci consente di dare agli altri.
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Il nostro vero viaggio nella vita è interiore; è una questione di crescita, di approfondimento, di arrendersi completamente alla azione creativa dell’amore e della grazia nei nostri cuori. Non è mai stato così necessario abbandonarsi a questa.
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Se vogliamo amare sinceramente, dobbiamo prima di tutto superare la paura di non essere amati. E questo non può avvenire se ci costringiamo a illuderci di essere amati anche quando non lo siamo. Dobbiamo in qualche modo spogliarci della più grande illusione su noi stessi, riconoscendo francamente di quante volte non siamo affatto amabili, esplorando nel profondo di noi stessi fino a quando non scopriamo la realtà primaria dentro di noi, e finalmente vedere che, dopo tutto, possiamo essere amati, nonostante tutto. Ma se viviamo per gli altri, scopriremo gradualmente che nessuno si aspetta da noi che siamo perfetti. Vedremo che siamo umani, come tutti, che abbiamo debolezze e deficienze, e che questi limiti giocano una parte importante nelle nostre vite. E’ a causa di queste che abbiamo bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di noi. Non siamo tutti deboli nella stessa cosa. E così ci completiamo l’uno con l’altro, supportandoci reciprocamente in quello di cui siamo deboli. Solo quando ci vediamo nel nostro vero contesto umano, come membri di una specie che è in realtà un solo organismo e un solo corpo, cominceremo a capire l’importanza non solo dei successi ma anche dei fallimenti nelle nostre vite.
