Quante volte, durante le giornata, ci fermiamo e restiamo immobili con corpo e mente per qualche minuto o anche solo per qualche secondo?
La risposta la lascio a voi. Anni fa non mi fermavo mai, a meno che volessi dormire. E quando riposavo, durante il giorno, lo facevo con un giornale in mano, la tv accesa, o con il cellulare. Non è questo il modo di ricaricarsi. Non è questo il modo di riposare la mente.
Tutti investono un sacco di energia e di soldi per tenersi in forma. Basti vedere come, negli ultimi anni, palestre, centri estetici, terme e spa, hanno sempre più successo.
Non voglio dire sia un’abitudine poco sana, anzi! Vorrei piuttosto vi chiedeste se lo stesso impegno lo mettete per “tenere in forma” la vostra parte spirituale. Perché se il nostro corpo ha bisogno di tenersi in forma, la stessa cosa è necessaria per mente e spirito.
Eppure se tentiamo di stare immobili ed in silenzio troviamo questo quasi impossibile!
Volete una prova? Sedetevi e restate immobili, ad occhi chiusi e non pensate a nulla. Ci riuscite?
Difficile vero? A meno che abbiate esperienza di yoga o altre pratiche simili, questa prova sarà inesorabilmente negativa. E’ quasi impossibile restare fermi senza fare nulla, ma ci sembra ancora più difficile fermare la mente.
Questa è la Pratica che introduciamo nella prima lezione del nostro primo corso, che molti studenti, almeno all’inizio, trovano molta difficoltà a praticare. Anche io ho trovato parecchio complicato fermarmi per questi minuti, in questa totale immobilità. Nello stesso tempo però ho sentito che mi dava una certa calma e tranquillità ed ho insistito nel provare, giorno dopo giorno, finché ho inserito questa pratica quotidianamente, sentendo la necessità di adottarla sempre più spesso. E’ la conferma che conduciamo una vita stressata ed agitata, al punto da non riuscire a restare fermi con il corpo e la mente nemmeno per pochissimi minuti. E’ un esercizio molto semplice, può essere praticato in qualsiasi momento della giornata, richiede pochi minuti, ci porta alla pace, e alla consapevolezza del nostro essere e ci ricarica di energia.
Condivido questa bellissima storia scritta da Rudyard Kipling:
“Tanto, tanto tempo fa, all’inizio dei tempi, quando gli Dei erano così nuovi che non avevano nome, erano invidiosi dell’uomo. L’Uomo era così nuovo che la creta da cui era stato estratto era ancora umida. Ma l’uomo già pretendeva che egli stesso fosse, in qualche modo, un Dio.
Ma gli altri dei non ne erano affatto contenti e decisero di portargli via la sua divinità. Così una notte vennero e gliela rubarono. L’intenzione era di nasconderla dove l’Uomo non avrebbe mai più potuto trovarla. Ma questo non era così facile.
Se l’avessero nascosta in qualsiasi posto l’uomo, con la sua mente inquisitiva l’avrebbe certamente ritrovata; se l’avessero nascosta fra di loro temevano che un giorno l’Uomo sarebbe salito fino in cielo per cercarla.
E mentre non riuscivano a decidersi, il più saggio fra di loro disse:” Ho trovato, Lasciate fare a me”
Pose le sua mano intorno alla debole e instabile luce che era la Divinità dell’uomo e quando la tolse, la luce era sparita.
“Tutto a posto”, disse il più saggio del dei, “l’ho nascosta dove l’Uomo non penserà mai di andare a cercare. L’ho nascosta dentro l’Uomo”
Questa storia ci suggerisce che dentro di noi c’è un mondo meraviglioso e che non occorre andare chissà dove per cercare un po’ di pace, di consapevolezza, di saggezza. E’ tutto qui, dentro di noi. Semplicemente ce ne siamo dimenticati. E’ ora di ritrovare noi stessi. E’ ora di fermarci. Ritroviamo la pace e noi stessi con il silenzio e l’immobilità. La nostra Scuola lo propone a tutti, studenti e non studenti, tutti i sabato mattina. Praticatelo assieme a noi una volta, ne sarete piacevolmente sorpresi :
Incontri per riposare la mente, il corpo e lo spirito – Scuola di Filosofia Pratica
Marina Paladino